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In quasi tutte le lingue la parola sinistro evoca situazioni per lo più spiacevoli. Ma cos’è un sinistro e qual è la sua corretta definizione?
L’origine della parola sinistro
Il sinistro è l’evento che corrisponde al rischio assicurato.
Una volta avvenuto, la copertura diviene efficace e si compie secondo quanto previsto dalle condizioni contrattuali della polizza.
Soffermiamoci però anche sugli aspetti che ci coinvolgono più spesso in prima persona, come ad esempio nel mondo delle assicurazioni auto.
Cosa succede nel mondo della RC Auto
Il sinistro stradale, come suggerisce la frase, identifica un evento che provoca una danno legato alla circolazione stradale.
Provocare un incidente , però, non fa scattare automaticamente un risarcimento da parte dell’assicurazione.
C’è la possibilità, infatti, che le parti possano trovare una soluzione senza coinvolgere le loro Compagnie di Assicurazioni.
Per una maggior tutela è comunque opportuno che entrambi si dichiarino soddisfatte per iscritto della soluzione trovata.
In questo modo, un domani, nessuno dei due potrà affermare il contrario e provocare un contenzioso.
La dichiarazione può essere compilata su un semplice foglio di carta, è sufficiente inserire i dati anagrafici e una sintesi della transazione.
Se invece fosse comunque necessario formulare la denuncia, il responsabile del sinistro andrà senza’altro inconto a un aumento dell’assicurazione auto.
Cosa succede nelle altre polizze di Responsabilità Civile
Anche nelle altre assicurazioni legate alla responsabilità civile è importante capire quando si verifica effettivamente un sinistro.
Facciamo l’esempio di un commercialista, assicurato per la responsabilità civile derivante dalla sua professione, che riceve una cartella esattoriale per conto di un cliente.
Al suo interno c’è una sanzione causata da un errore nella consegna di una dichiarazione fiscale.
In questo caso, il sinistro andrebbe comunicato alla Compagnia di Assicurazioni ?
No! La semplice notifica, infatti, non consente l’apertura della pratica di sinistro in quanto il danneggiato (il cliente) non ha ancora addebitato la responsabilità dell’errore a nessuno.
Per ora, quindi, si tratta solo di una “circostanza” che potrebbe pregiudicare l’esistenza di un danno arrecato dal commercialista al proprio cliente.
Verificate, comunque, se nelle condizioni di polizza è previsto l’obbligo di segnalazione della stessa. Non rispettarlo, infatti, potrebbe anche pregiudicare il pagamento del potenziale sinistro.
Quando si apre realmente una pratica di sinistro?
La pratica del sinistro dovrà essere aperta solo quando il professionista riceverà una richiesta di risarcimento scritta, datata e firmata da parte del suo cliente.
Sarà poi compito della Compagnia di Assicurazioni accertarsi dell’eventuale fondatezza o meno della richiesta di risarcimento.
Cos’altro c’è da sapere?

Sono Donato Vinci, Agente di Assicurazioni.
Mi occupo di welfare, terzo settore, responsabilità civile professionale, fideiussioni e fornisco consulenza alle aziende sulla corretta gestione e pianificazione dei rischi assicurativi.
Con i miei articoli cerco di rendere più comprensibili i variegati aspetti del nostro mondo.